Palermo 18/04/1979 Lavorare all'uncinetto. E' con questo hobby d'altri tempi che Giusy Ferreri, per moltissimi la vincitrice morale di X Factor, "sfoga la sua creatività ". Giusy (Giuseppa Gaetana) Ferreri ha un personalità a dir poco poliedrica: alterna la musica (suona chitarra e pianoforte) al disegno, ha come sogno nel cassetto la recitazione e ha scritto un romanzo "abbinato a dieci brani musicali". Non è difficile crederle, quando racconta che la cosa che le è mancata di più, durante la lunga esperienza di X Factor, sia "la libertà ".
Nata a Palermo il 17 aprile 1979, Giusy vive da sempre ad Abbiategrasso, in provincia di Milano. Occhi castani e capelli neri, minuta (48 kg per un'altezza di 1.55), si racconta coraggiosa fino alla temerarietà , focosa, facile ad andare in collera. Musicalmente, la descrivono come una cantautrice dal repertorio cerebrale ed ipnotico, il suo timbro vocale è incisivo come una macchia d'inchiostro su carta bianca, la sua personalità è bizzarra e irrequieta.
Giusy lascia la scuola con una licenza di scuola media, fino a poco tempo fa lavorava come cassiera part time in un supermercato e ha saputo da alcuni amici dell'opportunità di fare i provini per X Faxtor. Da sempre dedica tutto il suo tempo alla musica: 3 anni di pianoforte, dai 14 ai 17 anni, quando forma la sua prima "cover band", chitarra da autodidatta, lezioni di canto negli ultimi 4 anni.
Al provino per il programma televisivo X Factor, ha portato Rehab di Amy Winehouse, cita come miti musicali Linda Perry dei Four no blondes, Janis Joplin, l'indimenticata Mia Martini e Fiona Apple. La voce e la personalità grintosa sono le sue doti vincenti: non a caso Tiziano Ferro l'ha notata durante le esibizioni di X Factor e ha voluto scrivere un pezzo per lei, Non ti scordar di me che è diventato subito un tormentone nelle radio.
Nelle prime interviste rilasciate dopo il successo che le è piovuto addosso dopo la finale del 28 maggio 2008 di X Factor, Giusy racconta di considerare come valori fondamentali nella vita "il sincero confronto e la conversazione come scambio di arte e di idee". |