A quattro anni circa dalla sua scomparsa Amy Winehouse torna sugli schermi in un docufilm sulla sua vita, con immagini inedite e filmati di repertorio mai visti.
Uscirà a luglio il documentario "ARMY" diretto da Asif Kapadia Senna e prodotto da Exit Through the Gift Shop James Gay-Rees, sulla vita della giovane artista inglese Amy Winehouse morta il 23 luglio 2011 per eccesso di droga ed alcol. Un documentario che vede la Winehouse ragazzina che parla di se e che non immagina neanche il futuro successo da star : "Cantare è sempre stato importante per me, ma non ho mai pensato che sarei diventata una vera cantante. Ho solo pensato che sono fortunata che è qualcosa che posso sempre fare se voglio", dice Winehouse. Nel documentario è la Winehouse a raccontarsi, la cantante si dipinge come una star riluttante in ansia per la sua fama " io non voglio essere una star, non credo che diventerò famosa, e non credo di potercela fare " dice Winehouse attraverso filmati d'archivio fatti in casa, ammettendo anche di non essere in grado di fidarsi delle persone.
Ma lei era davvero una star della musica soul R&B, e a dimostrarlo sono stati i numerosi riconoscimenti ottenuti dalla prima pubblicazione dei suoi album,,solo per citarne alcuni : 6 Grammy, 1 Brit , 2 Echo Music Aword, 3 Ivor Novello Awards, 2 NME Awards, ... e tanti altri.
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